Cosa sono le Ghost Kitchen e perché possono essere un investimento molto interessanti per i ristoratori nel 2021
Avete mai sentito parlare di Ghost Kitchen? Chi conosce un minimo di lingua inglese può fare semplicemente 2+2 ed andarsene per un’idea. Vogliamo spiegarvelo, però, dettagliatamente. Il motivo? Sono la nuova frontiera della ristorazione, oppure, andando leggermente più cauti, hanno ottime probabilità di diventarlo. In effetti, abbiamo assistito un po’ tutti a quello che è un cambiamento radicale nel mondo della ristorazione (e non solo, purtroppo) con l’avvento del Coronavirus. Niente più serate al ristorante. Tutto chiuso. I ristoratori si sono, ad un tratto, ritrovati a cadere in basso. Come giù da un burrone. E l’unico appiglio su cui hanno potuto contare è stato il delivery. Si sono tutti aggrappati a quest’ultima spiaggia. Quest’ultima speranza. Che però poi è diventata, forse anche per forza maggiore, il core business del locale.
Il cibo d’asporto ha preso il posto delle cene al ristorante. Delle posate d’argento, del tovagliolo di seta poggiato sulle gambe e dei camerieri che coccolavano i clienti in ogni forma possibile soddisfandone le richieste. Il Covid ci ha tolto il ristorante, ma non il cibo. Il cibo ha potuto viaggiare: no ai ristoranti aperti, ma sì all’asporto ed al delivery. Queste erano le indicazioni imposte dal Governo.
Le Ghost Kitchen, per tradurre il termine letteralmente, sono cucine fantasma. Dati alla mano, senza troppi fronzoli, nel 2019 abbiamo assistito ad un boom impressionante del fatturato che è arrivato a 107 miliardi di dollari. Le stime parlano di un aumento del 56% rispetto all’anno precedente. Un incremento pazzesco che ha preso piede già da molto prima dell’inizio del Coronavirus.
Per cui, se vi state facendo due conti e state associando il boom delle Ghost Kitchen con l’inizio della pandemia, beh, non è proprio così. Perché i dati parlano di un ‘interesse’ abbastanza forte nei confronti di questo nuovo business nel campo della ristorazione iniziato già da molto prima.
Immaginate un ristorante, ma senza sala. Difficile, possiamo capirlo. Ma provate a restare per un attimo concentrati soltanto sulla cucina che si muove a ritmi frenetici, ordine dopo ordine, comanda dopo comanda. Ordini e comande che arrivano direttamente dalle app che si trovano sugli smartphone degli utenti che scelgono il cibo da farsi portare a casa e che gli arriverà dopo pochi minuti. Più o meno, nel giro di mezz’ora, non di più.
E non parliamo soltanto di pizze e panini. Ma anche di piatti gourmet: dal ragù al baccalà su letto di purè di patate. Tutto confezionato con cura ed affidato ai Riders (altra innovazione nel mondo del lavoro che ha registrato un boom pazzesco negli ultimi tempi).
Non ci saranno più i coperti perché il ristorante non avrà una sala. Una ghost kitchen potrà sorgere anche in un palazzo come tanti altri e il punto in cui sorgerà non sarà determinante. Per cui:
In effetti, le Ghost Kitchen sono un investimento interessante in tempi come questo soprattutto perché ora come ora non è possibile sedersi al ristorante. Ma possono esserlo anche in tempi più tranquilli, visti i costi fissi così ridotti.
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