Come si conservano vongole e cozze: occhio a questo errore che tanti tendono a commettere, bisogna fare molta attenzione!
Le vongole, le cozze e in generale i molluschi di mare sono spesso utilizzati nelle nostre cucine, in particolare per il pranzo della domenica. Cosa c’è di meglio, infatti, di uno spaghetto ai frutti di mare per una tavolata in famiglia o con gli amici? Tra l’altro, oltre ad essere molto gustose, cozze e vongole sono anche facili e veloci da cucinare, il che le rende ancora più ideali per un pranzo in cui ci sono tante cose da preparare. Ma cosa succede, ad esempio, se vengono comprate diverse ore prima di essere cucinate? Come vanno conservate? E soprattutto, quanto tempo possono rimanere prima di essere cotte? Con questi alimenti non si scherza, perché se non conservati bene possono fare anche piuttosto male. Attenzione, allora, a non commettere questo errore!
Come conservare le cozze e le vongole dopo averle comprate? Questa pratica è molto importante se non volete che il vostro pranzo vada rovinato! Questi molluschi, infatti, prevedono una certa cura perché, in caso contrario, non potranno più essere cucinati, o saranno addirittura dannosi.
Molti commettono un errore piuttosto importante quando si tratta di conservare le vongole e le cozze, perché tendono a lasciarle nella busta di plastica in cui solitamente vengono messe dal pescivendolo al momento dell’acquisto. Poiché sono immerse nell’acqua di mare, tanti pensano che sia questo il modo migliore per conservarle fino alla cottura, ma in realtà non è esattamente così. Tenerle qualche minuto nella loro acqua, infatti, è utile per far perdere loro sabbia, ma poi è importante toglierle dall’acqua, sciacquarle e cuocerle, oppure conservarle. Come? Avvolgendole in un canovaccio da cucina bagnato e ben stretto e ponendole nel ripiano più basso del frigorifero, cercando di aprire quest’ultimo il meno possibile per evitare sbalzi di temperatura che potrebbero essere dannosi. Le cozze e le vongole, infatti, vanno cotte quando sono ancora vive, e dunque ben chiuse. Avvolgerle strette nel canovaccio bagnato le manterrà in vita fino alla cottura, che comunque non deve avvenire più in là di 12 ore. Prima di metterle in casseruola, comunque, controllate sempre che siano tutte ben chiuse e gettate via quelle che si sono aperte, perché vuol dire che sono morte. Se volete conservarle, invece, dopo la cottura, potete tenerle in frigo per circa 24 ore.
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