Polpo a regola d’arte: il segreto che non tutti conoscono per farlo morbidissimo. Seguite questi semplici passaggi e il risultato è garantito.
Il polpo lesso o bollito è una delle procedure base per cucinare diverse ricette a base di questo alimento. Non tutti, però, conoscono il segreto per renderlo davvero morbidissimo. Una delle principali difficoltà nel cucinare il polpo è, infatti, quella relativa alla cottura e, di conseguenza, alla sua consistenza. Con questo prodotto il rischio maggiore è preparare un piatto gommoso o troppo duro che non rende di certo onore al lungo lavoro svolto ai fornelli. Ad ogni modo, seguendo il nostro consiglio non avrete più problemi e tutte le ricette che realizzerete con il polpo faranno un vero figurone!
Gli errori da evitare
Quando si cucina il polpo, a prescindere dalla ricetta che avete intenzione di realizzare, è bene fare attenzione ad una serie di dettagli che, se trascurati, potrebbero compromettere la buona riuscita del piatto. In particolare, questi sono gli errori assolutamente da evitare:
- non pulirlo accuratamente;
- sottovalutare il polpo surgelato;
- pensare che per ottenere una carne morbidissima sia necessario stracuocerla;
- cucinare il polpo a temperature troppo elevate;
- salare subito l’acqua di cottura.
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Come cucinare un polpo morbidissimo
Al di là di questi piccoli accorgimenti, per cuocere un polpo davvero morbidissimo il segreto che non tutti conoscono è quello di lasciarlo raffreddare direttamente all’interno della sua acqua di cottura. Il trucco quindi, al contrario di quanto molti pensano, non sono i lunghi tempi trascorsi sul fuoco. Per cuocerlo bene, infatti, basta far sobbollire l’acqua a fuoco basso, immergervi dentro il polpo e da quel momento calcolare circa una mezz’oretta, in base al peso del prodotto (20 minuti per 500 g di polpo, 40 per 1 kg e così via). Poi, una volta pronto, non dovrete estrarlo immediatamente, ma bisognerà aspettare che il polpo si raffreddi nella sua acqua di cottura per almeno altri 30 minuti. Quando sarà freddo del tutto potrete ultimare la vostra ricetta. In questo modo, l’alimento continuerà a cuocere dolcemente con il calore residuo dell’acqua, permettendoci così di evitare di portare in tavola un piatto gommoso, duro o comunque poco invitante.