Quali sono e quante sono le principali tipologie di vino? Ecco come riconoscerle tutte per non sbagliare e non fare brutte figure!
Forse non sarete dei veri esperti, ma sicuramente vi sarete chiesti almeno una volta nella vita quali sono e quante sono le principali tipologie di vino. Ebbene, anche se non puntate a diventare dei veri intenditori del settore, con questa breve guida potrete evitare di commettere gravi errori e fare, quindi, una brutta figura. Siete pronti a partire? Prendete carta e penna e appuntatevi tutti i nostri consigli. In questo modo, agli occhi dei vostri amici, potrete fare finalmente un figurone!
Quali sono e quante sono le tipologie di vino
Esistono diverse classificazioni del vino, tuttavia è uso comune suddividerlo in 10 tipologie diverse. Alcune sicuramente già le conoscerete. Altre, invece, sono più difficili da distinguere e magari avete sempre commesso qualche piccolo errore. Ad ogni modo, non preoccupatevi, con questo breve articolo cercheremo di sciogliere tutti i principali dubbi a riguardo.
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La classificazione dei vini
Come anticipato, quella che vedremo oggi è una classificazione che distingue il vino in 10 tipologie diverse. Andiamo subito ad analizzarle.
- Vini bianchi freschi o leggeri: presentano un colore tendente al verdino, che indica proprio la loro leggerezza. Hanno note acide che rimandano, per esempio, all’erba tagliata e agli agrumi. Di solito si bevono freschi e sono particolarmente adatti al periodo estivo.
- Vini bianchi di corpo: sono più maturi e presentano un colore giallo dorato con note di frutta tropicale, pesche, albicocche e miele.
- Vini rossi di medio corpo: sono molto fruttosi. Fanno pensare ai profumi di fragola, ciliegia, frutti di bosco o prugna. Sono abbastanza leggeri e piuttosto freschi.
- Vini rossi di corpo: più importanti e invecchiati, con profumi complessi sia di frutta che di spezie, liquirizia, caffè, tabacco o cuoio.
- Bollicine: vi appartengono gli spumanti metodo classico e charmat. Si va, per esempio, dal Prosecco al Moscato d’Asti e allo Champagne. Si distinguono per la persistenza delle bollicine e, allo stesso tempo, per il metodo delicato.
- Vini biodinamici: sono così definiti per l’agricoltura adottata nelle fasi di produzione.
- Vini naturali: in questo caso la fermentazione avviene grazie ai lieviti naturali presenti nella buccia.
- Vini passiti/dolci: sono anche detti vini da dessert e si abbinano al dolce o sono bevuti da soli a fine pasto.
- Vini fortificati: così definiti per la tecnica di produzione. Pensiamo, per esempio, al Porto e al Marsala.
- Vini rosati: la loro principale caratteristica è il colore. In passato erano ritenuti una via di mezzo tra il bianco e il rosso. Oggi sono una tipologia specifica, caratterizzata dalla freschezza e da una bella acidità. Adatti soprattutto al periodo primaverile ed estivo.