Inchiesta sanitaria in corso: nove persone stanno male, avevano mangiato del tonno al ristorante

Nove persone hanno accusato sintomi simili, come nausea e vomito, avevano mangiato del tonno presso due ristoranti: inchiesta sanitaria in corso, i dettagli di quanto accaduto

Un totale di nove persone che coinvolte, che hanno accusato sintomi simili: svenimento, nausea e vomito, con in comune il fatto di aver mangiato del tonno in due ristoranti diversi della stessa città. Gli ultimi a presentarsi al pronto soccorso pare vi siano recati il giorno successivo al consumo del pasto. In corso un’inchiesta sanitaria, le nove persone coinvolte sono state dimesse e pare stiano bene. Andiamo a vedere nel dettaglio cos’è successo.

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Nove persone stanno male dopo aver mangiato del tonno: inchiesta sanitaria in corso

A riportare la notizia è “Il Mattino”. Come si apprende, le nove persone che hanno accusato i sintomi di malessere e si sono presentate in ospedale. Avevano in comune il fatto di aver consumato un pasto a base di tonno in due ristoranti diversi della stessa città: Firenze.

Per fortuna, tutti i coinvolti sembrano stare bene e sono stati dimessi. In corso un’inchiesta sanitaria dell’Asl Toscana che ha bloccato i prodotti relativi al lotto di tonno interessato. “Al momento non si hanno ipotesi attendibili circa il contaminante che possa aver causato l’episodio in considerazione anche della atipicità della sintomatologia riportata dalle persone coinvolte” ha spiegato l’Asl. A quanto sembra, il tonno in questione non è quello in scatola ma si tratterebbe di un ingrediente fresco.

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L’Asl ha anche fatto sapere che: “Tecnici della prevenzione afferenti alla unità funzionale di sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della zona fiorentina” hanno effettuato un sopralluogo nei locali interessati per verificare condizioni igieniche, prodotti e tutto il necessario. Al momento, dunque, non c’è ancora conferma di una correlazione tra la sintomatologia dei nove coinvolti e il tonno ingerito nei ristoranti interessati. Occorrerà attendere il lavoro dell’Asl affinché si faccia chiarezza su quanto accaduto.