Antonino Cannavacciuolo, spunta il retroscena sul rapporto con la mamma Anna: “Ho esagerato un po’”, è stata proprio lei a raccontarlo.
Qual è il vero segreto dell’enorme successo di Antonino Cannavacciuolo? Probabilmente in tanti se lo sono chiesto negli ultimi anni, visto che lo chef originario di Ticciano, vicino Sorrento, è uno dei cuochi più famosi e amati in Italia. 4 Stelle Michelin, 6 prestigiosi ristoranti, di cui uno aperto da poco nella ‘sua’ Ticciano, e tanti programmi televisivi che gli hanno permesso di entrare nel cuore del pubblico grazie alla sua genuinità, simpatia e professionalità. Insomma, Cannavacciuolo è una vera star della cucina e della tv e anche i suoi guadagni sono stratosferici. Ma qual è il suo segreto? Sicuramente la passione per il suo lavoro e il costante studio con cui l’ha alimentata, come lui stesso ha sempre raccontato. Ma di certo qualcosa Antonino lo deve anche alla sua famiglia, alla sua educazione, e in particolare a mamma Anna, che in un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato alcuni incredibili retroscena sul periodo dell’adolescenza di suo figlio, svelando di essere stata molto severa con lui, forse anche troppo!
Antonino Cannavacciuolo, spuntano gli incredibili retroscena con la mamma: “Ho esagerato un po’”
La mamma di Antonino Cannavacciuolo si chiama Anna e vive a Vico Equense. Lo chef è molto legato alla sua famiglia ed è a loro che deve la sua passione per la cucina, visto che la mamma e la nonna cucinavano sempre, mentre suo padre era uno chef e insegnante di cucina. Ma è alla mamma, in particolare, che Antonino deve anche la sua educazione.
Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, mamma Anna ha svelato infatti di essere stata molto amorevole con Antonino, ma anche molto severa, perché gli rifilava delle punizioni davvero pesanti: “Forse ho esagerato un po’”, ha raccontato. Quando Antonino si ritirava troppo tardi la sera, ad esempio, lei lo faceva dormire in auto, nella sua 500 blu: “Ancora non era grosso come adesso, però era un ragazzo alto”, ha raccontato Anna. Quando, invece, correva troppo o ‘impennava’ con la Vespa, lei gliela sequestrava per due settimane: “Quella Vespa è stata più in cantina che in strada”. Una volta, addirittura, Anna decise di lasciare i figli senza pranzo perché si stavano azzuffando troppo: “Per punizione li cacciai e dissi che non avrebbero mangiato fino alla sera”. Insomma, un’educazione rigida, ma anche tanto amore per Antonino, che tutt’ora è legatissimo ai suoi genitori e alle sue origini.