Talento immenso e straordinario, quello di Antonino Cannavacciuolo, che lo ha consacrato come uno dei più grandi della gastronomia: “Ovviamente mi misero in cucina”, il retroscena che pochi conoscono
Un uomo dal talento straordinario che ha fatto della sua passione un’arte. Antonino Cannavacciuolo è uno degli chef più apprezzati del panorama gastronomico e, con la sua semplicità e il suo enorme cuore, ha fatto breccia anche nel cuore del pubblico grazie ad una serie di programmi televisivi. Di recente vi avevamo raccontato un’altra sua grande passione, al di fuori della cucina. Oggi invece vogliamo svelarvi un ricordo emozionante dell’amatissimo chef. “Ovviamente mi misero in cucina”, il retroscena che pochi conoscono su Antonino Cannavacciuolo.
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Il retroscena che pochi conoscono su Antonino Cannavacciuolo: “Mi misero in cucina”
Sebbene sia un personaggio seguitissimo e amatissimo, ci sono alcuni retroscena sulla vita del celebre chef che non tutti conoscono. Come quello che andremo a raccontarvi oggi. Forse non sapete, infatti, che Antonino Cannavacciuolo ha prestato servizio militare. Lo ha raccontato lui stesso in un’intervista di qualche tempo fa al “Corriere della Sera”.
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“A 19 anni sono partito militare, a Orvieto: ovviamente mi misero in cucina” ha spiegato. “Preparavo un buffet con un veliero di zucca, fiori fatti con i rapanelli, le salsicce fresche: anche gli ufficiali venivano a mangiare alla nostra mensa” ha aggiunto. Un talento e una passione che lo animavano fin da giovanissimo. E, a proposito di questo periodo, anche la sua splendida mamma aveva raccontato al “Corriere della Sera”: “ll giorno che è partito militare le tapparelle di casa sono rimaste abbassate a lutto. Quanto ho pianto” ha svelato qualche tempo fa. “Tornava da Orvieto tutti i venerdì e ripartiva la domenica, con la borsa piena di provviste e qualche soldo che gli davo per mangiare la pizza con gli amici” ha aggiunto. E voi, conoscevate questo dettaglio sulla vita del talentuoso chef?