Forse non ci hai mai pensato prima, ma è questo il vero motivo per cui i crackers sono tutti bucherellati. Incredibile, non è così?
I crackers sono uno spuntino sano, leggero e gustoso, perfetto per spezzare la fame nei diversi momenti della giornata anche nel caso di chi è a dieta. Possono essere classici, salati, integrali, al gusto pizza e chi più ne ha più ne metta. Ma c’è un dettaglio che praticamente tutti possiedono. Riesci ad immaginare di cosa si tratta? Sono tutti bucherellati. Forse non ci avevi mai fatto caso prima, eppure è proprio così. Il motivo? Stiamo proprio per svelartelo!
Origine e storia
La nascita dei crackers risale al lontano 1792 in Massachusett, negli Stati Uniti, ad opera di Theodore Pearson. Egli, di fatto, decise di sperimentare un impasto di sola acqua, farina e sale al fine di realizzare dei biscotti a lunga conservazione che fossero funzionali per i marinai e i soldati americani in viaggio. Proprio per questo, in origine, furono chiamati ‘pilot bread’, ma con il tempo assunsero il nome ‘crackers’, in riferimento al suono emesso quando li si mangiava. Ma fu solo qualche anno più tardi, a partire dal 1810 circa, che cominciò una vera e propria produzione su larga scala e ben presto questi deliziosi snack divennero famosi in tutto il mondo.
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Perché i crackers sono tutti bucherellati
Ma torniamo alla nostra domanda di partenza, sai perché i crackers sono tutti bucherellati? Quando scoprirai il motivo di questo dettaglio così particolare resterai sicuramente senza parole. Ebbene, per quanto possano essere disposti in modo diverso, tutti i crackers presentano dei piccoli fori in superficie e, al contrario di quanto si possa pensare, la ragione non è puramente estetica.
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In realtà, questi buchetti hanno una funzione ben precisa. Servono ad evitare che si formino le bolle durante la cottura. Se così fosse, infatti, i crackers rischierebbero di non cuocersi in maniera uniforme. Questo perché i fori sostanzialmente permettono la fuori uscita del vapore, in modo che gli snack restino piatti, invece di lievitare come i biscotti. Non a caso in America il termine ‘crackers’ si contrappone a ‘cookies’, utilizzato proprio in riferimento ai tipici snack dolci.