Ziti alla genovese: solo così non sbaglierai più nulla, ti insegno il ‘trucco del mestiere’ e vedrai che piattino porterai in tavola!
Gli ziti alla genovese, a dispetto del nome che fanno subito pensare alla Liguria, sono un tipico piatto della tradizione culinaria napoletana. L’origine del piatto sembra essere piuttosto controversa. Per alcuni, infatti, sembra che la ricetta sia da ricollegare ai cuochi genovesi presenti a Napoli nel XV secolo, anche se la versione che noi conosciamo oggi risalirebbe almeno alla seconda metà dell’800. Ad ogni modo, preparare questo piatto non è poi così difficile. Tuttavia, è necessario avere un po’ di tempo a disposizione da trascorrere in cucina. Ma vedrai: l’attesa varrà il risultato!
Ziti alla genovese
Come abbiamo anticipato, preparare degli ottimi ziti alle genovese non è un’operazione così difficile come potrebbe sembrare, anche se in realtà richiede un po’ di tempo. Ad ogni modo, quest’oggi non andremo a svelare la ricetta in sé e per sé, ma cercheremo di apprendere fino in fondo tutti i ‘trucchi del mestiere’ che rendono questo piatto una delizia. In questo modo, potrai portare in tavola anche tu un vero capolavoro di gusto, senza commettere il minimo errore.
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Il ‘trucco del mestiere’
Il sugo alla genovese in Campania è considerato una sorta di ragù bianco con l’aggiunta di tante cipolle, lasciate cuocere a fuoco lento per diverso tempo, fino a formare un condimento dolce e delizioso. In generale, gli ziti sono il formato di pasta che più si addice alla ricetta, anche se in alternativa si possono usare anche i mezzani, i sedani, le pennette lisce o i paccheri. Mentre le cipolle più indicate sono senza dubbi quelle dorate o ramate. Per quanto riguarda, invece, la carne il pezzo migliore è il vitellone oppure lo spezzatino di vitello o il muscolo.
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Ma sai qual è il vero ‘trucco del mestiere’ per una pasta alla genovese fenomenale? Ebbene sì, la cottura. Il sugo, infatti, deve cuocere molto lentamente in modo da far acquisire alle cipolle il tipico colore marroncino, ma soprattutto la giusta morbidezza che deve far pensare alla consistenza di una marmellata. Lo sapevi?