Cosa vuol dire “versare il vino alla traditora”: quali sono le origini ed il significato di questo antico gesto, lo sapevi?
Hai mai sentito usare prima d’ora l’espressione “versare il vino alla traditora”? Si tratta di un antico gesto che nel corso del tempo ha assunto il significato di una vera e propria superstizione a tavola, fino a diventare una forma di maleducazione. Per risalire alle origini di questo modo di dire bisogna tornare indietro di diversi secoli. Infatti, già nell’Antica Roma e poi nel Medioevo questo atteggiamento era già assai diffuso in occasione dei banchetti dei nobili. Sei curioso di saperne di più? Allora continua a leggere il nostro articolo.
Prima di svelare cosa significhi realmente l’antica espressione “versare il vino alla traditora”, vediamo quello che dice il Galateo a proposito delle modalità con cui servire il cosiddetto nettare degli dei. In generale, bisognerebbe sempre afferrare la bottiglia dalla base. Così facendo, la mano rimane lontana dal bicchiere dell’ospite, senza quindi interferire con esso. In alternativa, se proprio non si ha dimestichezza con questa pratica, è possibile optare per una soluzione un po’ più ‘comoda’. Vale a dire quella di tenere la bottiglia con la mano nella parte medio-bassa, per avere così un maggiore controllo del flusso del vino.
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Come abbiamo anticipato all’inizio del nostro articolo, l’espressione “versare il vino alla traditora” risale, di fatto, all’epoca degli antichi banchetti romani e poi medievali. Nel concreto, si riferisce ad una specifica modalità usata per versare il vino nel bicchiere dei propri commensali. La locuzione “alla traditora”, in particolare, allude al tradimento e in generale ad una pratica maleducata e disonesta. Di conseguenza, versare il vino in questo modo vuol dire farlo in maniera scorretta, tenendo quindi il palmo della mano risvolto verso l’alto, nascondendolo con la bottiglia.
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Così facendo, era possibile versare il veleno contenuto nel vano dell’anello che si indossava all’epoca direttamente nel bicchiere dei propri rivali. Ecco perché ancora oggi siamo soliti usare questa espressione, benché non si riferisca più ad una pratica pericolosa, ma che rimane comunque errata. Lo sapevi?
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