Sei sicuro di sapere quante uova si possono mangiare a settimana? Attenzione a non sbagliare o saranno guai per la tua salute.
Le uova sono un alimento che non può assolutamente mancare all’interno della nostra dieta. Tuttavia, proprio come accade anche per tantissimi altri cibi, è bene regolarsi con le dosi altrimenti si rischia di andare incontro ad una serie di spiacevoli inconvenienti per la salute.
In particolare, sei davvero sicuro di sapere quante uova a settimana si possono mangiare per non incorrere in alcun effetto indesiderato? Cerchiamo di scoprirlo subito.
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Quali sono i benefici
All’occhio di bue, strapazzate o sotto forma di frittata, le uova sono un alimento gustoso, nutriente e veloce da preparare. Ma soprattutto sono anche ricche di benefici per l’organismo. Per esempio, sono utili per:
- fortificare le ossa grazie alla presenza di vitamina D e sali minerali come il fosforo ed il ferro;
- mantenere alte le difese del sistema immunitario attraverso lo zinco;
- facilitare lo sviluppo delle cellule del nostro corpo.
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Ad ogni modo, nonostante le loro notevoli proprietà benefiche, per molto tempo si è pensato che le uova fossero dannose per l’organismo, in quanto ricche anche di colesterolo e grassi. Tuttavia, negli ultimi anni, tale all’arme si è decisamente ridimensionato anche se è quanto mai necessario fare attenzione a quante uova si consumano ogni settimana.
Quante uova si possono mangiare a settimana?
Alla luce di quanto spiegato qui sopra, torniamo quindi alla nostra domanda di partenza. Quante uova si possono mangiare a settimana?
Nonostante non ci sia un’opinione unanime da parte della comunità scientifica, è comunque possibile affermare che per non andare incontro ad una serie di problemi per la salute non si dovrebbero consumare più di 3 o 4 uova a settimana. Nel caso dei bambini fino a 10 anni questa soglia dovrebbe abbassarsi ad un solo uovo a settimana. Mentre tra gli 11 ed i 16 anni si può arrivare fino a 2. Non bisogna, inoltre, sottovalutare che anche il metodo di cottura incide fortemente sull’apporto calorico di questo alimento. Meglio optare, per esempio, per le uova alla coque o sode. Si suggerisce, invece, di ridurre al minimo l’assunzione di uova fritte.
