I racconti della nonna: conosci la storia degli spaghetti con le vongole ‘fujute’? E’ da brividi, c’entra il grande Eduardo De Filippo, ecco i dettagli.
Molti piatti della nostra tradizione hanno una vera e propria storia alle loro spalle, una storia tramandata di generazione in generazione e ancora oggi ben radicata nelle nostre vite. La tradizione napoletana, in particolare, è ricca di queste storie, di racconti che le nonne hanno tramandato ai figli e ai nipoti fino ad arrivare ai giorni nostri.
Quello per il cibo, a Napoli e dintorni, è un vero e proprio culto e sono tantissimi i piatti che raccontano un pezzo di storia del capoluogo partenopeo. Uno di questi sono sicuramente gli spaghetti con le vongole ‘fujute’, che tradotto in italiano vuol dire ‘scappate’. Si tratta di una pietanza in realtà semplicissima, in cui la grande quantità di prezzemolo dà la sensazione di stare mangiando un piatto di mare. Le vongole, però, di fatto non ci sono, sono ‘fujute’, scappate! Com’è nato questo piatto così semplice e povero ma tanto saporito? Proviamo a ripercorrere insieme la leggenda che si racconta nelle strade di Napoli.
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I racconti della nonna: conoscete la storia degli spaghetti con le vongole ‘fujute’? C’entra il grande Eduardo De Filippo
Per ripercorrere la storia degli spaghetti con le vongole ‘fujute’, bisogna fare un salto negli anni Quaranta. Secondo la ‘leggenda metropolitana’, infatti, è proprio in questo periodo che a Napoli sarebbe nato questo piatto povero, che si prepara praticamente solo con aglio, olio, prezzemolo e qualche pomodorino. Si tratta, praticamente, di una sorta di spaghetto con aglio, olio e peperoncino, ma la quantità spropositata di prezzemolo (compresi i gambi che si tolgono dopo aver soffritto l’aglio) dà la sensazione della presenza delle vongole, che in realtà non ci sono.
Secondo la tradizione, il piatto sarebbe nato una sera direttamente nella cucina del grande Eduardo De Filippo. Le nonne raccontano che, dopo uno spettacolo, il famoso attore e autore teatrale tornò a casa anziché andare a mangiare in trattoria con gli altri attori. Una volta rientrato, però, preso dai morsi della fame, aprì la dispensa per cucinare qualcosa, ma vi trovò soltanto aglio, olio, pomodori e prezzemolo. Così preparò questi spaghetti con aglio e olio ricchi di prezzemolo e sentì in bocca il sapore e l’aroma delle vongole, anche se queste non c’erano!
Così il giorno dopo Eduardo raccontò ai suoi fratelli di aver mangiato un piatto di spaghetti con le vongole, ma che queste erano ‘fujute’, cioè scappate dal piatto! Ben presto in città si sparse la voce e sempre più persone cominciarono a cucinare gli spaghetti con le vongole ‘fujute’, risparmiando così i soldi del pesce ma senza rinunciare al gusto!
In passato questo piatto si preparava anche raccogliendo dei sassolini dal mare e facendoli soffriggere in casseruola con aglio e olio per poi toglierli al momento di versare gli spaghetti. Anche in questo modo, infatti, si sentiva l’aroma del mare. Col tempo, però, questa usanza si è persa e oggi gli spaghetti con le vongole ‘fujute’ si preparano semplicemente aggiungendo tanto prezzemolo insieme ad aglio, olio, peperoncino e qualche pomodorino. Conoscevate questa meravigliosa storia?