I Racconti della Nonna: dalla tradizione Napoletana la storia del Caffè ‘Sospeso’, le origini di questa usanza

Conoscete tutti la storia del ‘Caffè Sospeso’? Dalla rubrica ‘I racconti della nonna’ oggi andiamo indietro nel tempo a quando questa tradizione era più che viva.. Scopriamo subito di più! 

Una vera e propria tradizione, il caffè è ancora oggi la bevanda più amata da tutti. Un vero a proprio rito al quale non si può proprio rinunciare. Il caffè è una bevanda ‘solidale’, che crea legami. Con parenti, amici e conoscenti condividiamo spesso una ‘tazza di caffè’. Che si tratti di discutere di affari, che si tratti di una conversazione amichevole, o che si riceva in casa un ospite, la prima cosa che facciamo è condividere un caffè insieme all’altra persona. Andiamo indietro nel tempo, spostiamo di un bel po’ la linea di demarcazione temporale e lasciamoci trasportare dai ricordi e dalle usanze della tradizione. Come diceva il grande Eduardo De Filippo: “A tutto rinuncerei tranne a questa tazzina di caffè“.

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La storia del Caffè Sospeso a Napoli (Fonte foto Pixabay)

Tra miti e leggende si dice che il caffè a Napoli sia giunto un po’ in ritardo, ma da quando i ‘caffettieri ambulanti’ nell’800 hanno cominciato a girare per la città con in una mano in caffè e nell’altra il latte, questa bevanda non ha più smesso di circolare. A Napoli si è poi diffusa una tradizione, quella del ‘Caffè Sospeso‘. Ne avete mai sentito parlare?

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I Racconti della Nonna: perché si chiama ‘Caffè Sospeso’, la storia di questa fantastica tradizione

“Quando un Napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé ed uno per il cliente che viene dopo. E’ come offrire un caffè al resto del mondo” – è quanto scrive Luciano De Crescenzo, regista e scrittore napoletano. E’ così che ci descrive il Caffè Sospeso, un gesto di condivisione col mondo!

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La magnifica tradizione Napoletana del Caffè Sospeso (Fonte foto Pixabay

Quella del Caffè Sospeso è un’usanza che ha trovato diffusione nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Erano stati tempi sofferti e difficili per tutti, ed in quell’occasione, in quel periodo storico segnato da tanta sofferenza e povertà, c’era chi era in grado di compiere un gesto tanto solidale: pagare due tazze di caffè. Una per sé e l’altra per il cliente che sfortunatamente non poteva permettersi nemmeno un ‘semplice’ caffè. Non si sapeva chi fosse il cliente, e pure chi era lì prima di lui, gli aveva offerto un caffè, così.. Semplicemente. il Caffè Sospeso è un vero e proprio sentimento, un richiamo alla solidarietà ed all’amore incondizionato. Non ci si aspettava nulla in cambio, ma si voleva fare del bene.

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