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Ricette

Per il giorno dei morti si fa la Colva: cos’è e come si prepara

Tradizioni e costumi ci accompagnano tutto l’anno trovando il massimo dell’espressione in alcune ricorrenze particolari, come accade il 2 Novembre: per il giorno dei morti si fa la Colva, cos’è e come si prepara?

Ad ogni ricorrenza le sue usanze, i suoi costumi e le sue tradizioni. L’Italia è un paese ricco di tradizioni che vengono tramandate dai genitori ai figli. Abbiamo a lungo parlato del classico torrone, un dolce amatissimo e goloso tipico di questo periodo soprattutto nel Sud della penisola. Vi abbiamo anche ricordato quali piatti proprio non possono mancare a tavola in questo giorno tanto sentito. Vogliamo aggiungere un’altra prelibatezza che di certo non tutti conoscono ma che dovremmo assolutamente assaggiare. Per il giorno dei morti si fa la Colva: cos’è e come si prepara? Andiamo a scoprire tutti i dettagli di questa pietanza irresistibile!

Cos’è e come si prepara la Colva: si mangia il 2 Novembre, il giorno dei morti (fonte pixabey)

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Il 2 Novembre si mangia la Colva: cos’è e come si prepara

Ogni regione ha le sue tradizioni, che possono rassomigliare o differire dalle altre. In Puglia, per il 2 Novembre, c’è una specialità che proprio non può mancare a tavola. Si tratta della Colva, una sorta di “macedonia” saporita e sfiziosissima che mescola i profumi autunnali in modo straordinario. Andiamo a scoprire come si prepara: dobbiamo assolutamente assaggiarla!

Noci, mandorle, melograno… un miscuglio di sapori irresistibili! (fonte pixabey)

Gli ingredienti:

  • 400 grammi di grano in chicci;
  • 1 melograno;
  • 1 grappolo di uva;
  • acqua quanto basta;
  • 60 grammi di noci;
  • 60 grammi di mandorle;
  • vincotto.

Per questa ricetta occorre iniziare con un giorno di anticipo. Il grano, infatti, dovrà restare in ammollo in acqua un giorno intero. Trascorso il tempo dovremo procedere a bollirlo per una mezz’ora, anche quaranta minuti o un’ora, in base alla tipologia scelta. Scoliamolo e riversiamolo in un recipiente. Aggiungiamo del vincotto, regolandoci per la quantità necessaria ad ottenere una pastetta, simile ad una crema grumosa.

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Accorpiamo ora i chicchi del melograno e noci e mandorle sgusciate e tritate alla meglio. Mescoliamo il tutto e dividiamo il composto in varie ciotole o barattolini. Un trionfo di sapori e profumi davvero spettacolare!

Angelica Gagliardi

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