Intervista esclusiva ad Alessandro Tipaldi: “La mia storia attraverso la cucina”. A tu per tu con il food blogger Ingordo.
A confermare che i sogni ogni tanto si avverano ci ha pensato questa volta Alessandro Tipaldi, farmacista, chef e food blogger, conosciuto dalla maggior parte dei suoi follower semplicemente come Ingordo.
Pochi giorni fa infatti, giovedì 18 novembre, è uscito in libreria il suo primo libro di ricette Fritti per le feste, pubblicato da Santelli Editore. Un libro che racchiude non solo tutta la passione di Ingordo, ma anche la storia che l’ha portato fin qui. Fritti per le feste, infatti, non è soltanto una raccolta di ricette, ma molto di più. A parlarcene è stato proprio Alessandro Tipaldi in un’intervista esclusiva.
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Ciao Alessandro, o forse dovremmo chiamarti Ingordo. Grazie per aver accettato di fare con noi questa intervista. Prima di parlare del tuo nuovo libro, Fritti per le feste, facciamo un passo indietro al momento in cui è nata la tua passione per la cucina…
Diciamo che da bambino ero alquanto vivace, perciò la cucina è stato da sempre un sistema utilizzato da mamma e nonna per cercare di tranquillizzarmi. In pratica sono cresciuto in cucina, continuando ad approcciarmi ad essa anche negli anni successivi. Senza contare, poi, il fatto che sono sempre stato un grande mangione e, quindi, questa mia passione non si è mai spenta negli anni, fino ad arrivare ad un’età un po’ più matura in cui ho iniziato ad acquistare libri di ricette e a seguire corsi con chef stellati, andando avanti a studiare per apprendere sempre di più a proposito di questo mondo.
Da qui, quindi, è nato il tuo blog Ingordo?
Sì, diciamo che il blog è nato dalla necessità di dare sfogo a questa mia passione, soprattutto in un momento di crisi, in cui ho anche pensato di abbandonare gli studi in Farmacia. All’epoca avevo, infatti, pensato di lasciare tutto per diventare un cuoco, ma poi ho ripreso in mano la mia vita ed ho deciso di laurearmi in Farmacia e ritagliare uno spazio per la mia passione per la cucina aprendo un blog di ricette.
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Tu quindi sei laureato in Farmacia, ma come combini i tuoi studi con la passione per la cucina?
All’università ho sempre deciso di sostenere degli esami opzionali a sfondo culinario e, ovviamente, tutto questo mi è servito ad accrescere il mio interesse e le mie conoscenze sulla cucina, così da andare al di là delle singole ricette ed arrivare a praticare una cucina più consapevole.
Ma tu, in realtà, ti vedi più come un farmacista, uno chef o un food blogger?
Io mi vedo semplicemente come una persona sensibile. In tutti e tre i casi, infatti, il filo conduttore è la sensibilità. Nello specifico, nella mia professione di farmacista ci vuole sensibilità nella cura delle persone. In cucina, invece, bisogna avere un’attenzione particolare per le persone, ma anche per le materie prime. Mentre il food blogger deve essere responsabile verso le persone che lo seguono e che gli donano fiducia. Quindi secondo me Alessandro è tutte e tre le persone insieme.
Qual è il piatto che preferisci cucinare e quale quello che più ami mangiare?
Quello che più amo mangiare sono le polpette al sugo, perché sono un ricordo di infanzia, legato a mamma e a nonna. Il piatto che, invece, amo di più cucinare è quello che di fatto ha lanciato Ingordo, ovvero i Conchiglioni alla Bolognese su crema di piselli, la mia prima ricetta pubblicata sul blog.
Abbiamo visto che nel corso della tua esperienza hai avuto modo di incontrare diverse personalità di spicco del mondo della cucina. Da Carlo Cracco ad Antonino Cannavacciuolo, fino ad arrivare anche a Gabriele Bonci. Ma chi ti ha ispirato di più nel tuo lavoro?
Al di là dei grandi professionisti che hai citato e che ho avuto modo di incontrare, le persone che più mi hanno ispirato e formato sono stati Paolo Barrale, che a 14 anni ha cambiato il mio punto di vista sulla cucina, e Francesco Sodano, sempre pronto ad elogiarmi e a riprendermi per aiutarmi a migliorare giorno dopo giorno.
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Ma torniamo al tuo libro: il 18 novembre è uscito Fritti per le feste. Come nasce il progetto?
Il progetto nasce all’improvviso, nel giorno del mio trentesimo compleanno quando mi viene proposto di scrivere un libro di ricette, il cui unico vincolo era scrivere di fritti. Io ho accettato e da lì è partita la stesura di Fritti per le feste. Un libro con cui ho voluto non parlare soltanto di cucina, ma anche della mia vita. Così ho deciso di raccontare me stesso attraverso le mie ricette ed ho, quindi, suddiviso il libro in capitoli dedicati ai diversi periodi della mia vita: infanzia, adolescenza, apertura del blog e poi l’Ingordo attuale. Possiamo, quindi, dire che all’interno del libro c’è una vera e propria crescita di Alessandro attraverso i suoi piatti.
Cosa ti aspetti, invece, per il futuro?
Diciamo che ad oggi mi sento di aver realizzato quasi tutti i miei sogni. In primis quello di scrivere un libro di ricette, in secondo luogo quello di diventare papà, evento che accadrà tra pochissimi giorni. Per il futuro, invece, mi manca soltanto di fare ciò che alla fine ho sempre ricercato. Diventare food reporter e, quindi, viaggiare in giro per il mondo e scoprire nuove tradizioni culinarie, nuovi sapori e nuovi abbinamenti e, perché no, lanciare poi anche un programma televisivo per andare alla scoperta di tutto ciò che riguarda il mondo del food.
Intervista a cura di Veronica Elia
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