Polenta buona come quella della nonna: è questo il segreto che non tutti conoscono per farla perfetta. Assolutamente da provare!
La polenta è un piatto abbondante e sostanzioso tipico della cucina popolare italiana. Molto diffusa soprattutto al Nord Italia, si tratta di una preparazione apparentemente semplice che può nascondere, però, anche alcune insidie.
Per cucinare, infatti, una polenta buona come quella della nonna il segreto è tutto qui! Ad ogni modo, prima di svelare il trucchetto per portare in tavola un vero capolavoro di gusto, vediamo quali sono gli errori più comuni che bisognerebbe evitare a tutti i costi.
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Gli errori da evitare
Per realizzare un buon piatto di polenta bisogna, innanzitutto, prestare attenzione ad una serie di dettagli ben precisi ed evitare di commettere alcuni errori molto diffusi. Vediamo subito quali.
- Non saper scegliere il tipo di polenta: al contrario di quanto si potrebbe pensare, non esiste un unico tipo di polenta. La scelta della varietà deve dipendere, di fatto, dalla ricetta che si vuole preparare. C’è per esempio, la polenta di farina di mais bramata, integrale, la taragna o la farina di mais bianco. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
- Sbagliare le dosi: per fare una buona polenta è, inoltre, importante impiegare le giuste dosi di ingredienti. Il rapporto tra farina e acqua in generale dovrebbe essere di 1:4. Ma poi dipende anche dal tipo di farina scelta.
- Non avere pazienza: infine, per ottenere una polenta a regola d’arte è necessario avere tanta pazienza. Essa, infatti, deve cuocere almeno per 40 minuti senza che si smetta mai di girarla. Una vera fatica!
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Il segreto per una polenta buona come quella della nonna
Al di là delle indicazioni sopra riportate, per cucinare una polenta buona come quella della nonna il segreto è proprio questo. Usare la pentola giusta.
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La scelta infatti non è casuale, ma bisognerebbe utilizzare il classico paiolo dai bordi alti, fatto di rame o di ghisa e dal fondo convesso. Caratteristica essenziale per far sì che il calore si diffonda progressivamente e in maniera uniforme. Tuttavia al giorno d’oggi, si può usare anche una casseruola antiaderente. L’importante è che abbia i bordi alti ed il fondo abbastanza spesso. Lo sapevi?
