Sai perché di solito si mangiano i datteri a Natale? Scopriamo subito tutti i loro benefici e l’antica storia del frutto più consumato durante le feste. Resterai di stucco!
Tra le tante squisitezze che non possono di certo mancare sulle tavole natalizie di noi italiani ci sono anche i datteri.
Ma sai perché si mangiano proprio in questo particolare periodo dell’anno? Prima di rispondere alla domanda e di scoprire l’antica storia di questo incredibile frutto, cerchiamo di conoscerlo un po’ meglio. Ecco cosa c’è da sapere.
I datteri, di fatto, sono dei piccoli frutti originari dell’Africa del nord e del Medioriente che con il passare del tempo sono entrati a far parte anche della tradizione culinaria natalizia di noi italiani. Piccoli, ramati, densi e zuccherini, questi frutti sono prodotti da una particolare varietà di palma che cresce solo nei climi caldi e soleggiati. Ad ogni modo i datteri, fin dall’antichità, erano molto conosciuti e consumati nella zona della Mezzaluna fertile, in quanto in grado di soddisfare il fabbisogno nutritivo degli essere umani. Bisogna, tuttavia, ricordare che oltre ad essere ricchi di proprietà benefiche derivanti dalla presenza di acqua, fibre, vitamine e sali minerali, i datteri sono anche ipercalorici. Ecco perché dovrebbero essere assunti a piccole dosi e lontano dai pasti. Ma scopriamo ora la loro incredibile storia e cosa lega il loro consumo al periodo natalizio.
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Al di là delle loro molteplici proprietà benefiche, i datteri vantano anche una storia molto antica e particolare. Il loro consumo è di fatto legato soprattutto al periodo delle festività natalizie per almeno due motivi.
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Secondo la tradizione cristiana, questi incredibili frutti sarebbero addirittura connessi alla nascita di Gesù. Si narra, infatti, che poco prima del parto Maria si avvicinò ad una palma per trovare ristoro, stremata dalla fatica della gravidanza. Da questa caddero appunto tre datteri, che le permisero così di ritrovare le forze. Ma non finisce qua, perché secondo la credenza popolare i datteri verrebbero, invece, mangiati verso la fine dell’anno perché di buon auspicio per il futuro. E voi, cosa ne pensate? Vi piacciono i datteri?
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