Tutta colpa dei solfiti nel vino: fanno davvero così male? Scopriamo subito cosa sono realmente. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Quante volte avrai sentito nominare i solfiti parlando di vino? Sicuramente un’infinità. In particolare, avrai di certo sentito dire almeno una volta nella tua vita che fanno malissimo alla nostra salute.
Ma cosa sono realmente questi famigerati solfiti? Ma soprattutto: sono davvero nocivi per l’organismo? Non è semplice rispondere a tutte queste domande. Quest’oggi, però, vogliamo sfatare alcuni miti e spiegarti bene tutto quello che c’è da sapere a riguardo. Così facendo, non avrai più dubbi di fronte ad un bicchiere di vino.
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Sicuramente te lo sarai domandato anche tu almeno una volta nella vita. Cosa sono i solfiti? Ma soprattutto: fanno davvero così male? Al giorno d’oggi il dibattito è quanto mai acceso. Da un lato c’è, infatti, chi è assolutamente contrario alla loro aggiunta nel vino. Altri, invece, li reputano in un certo senso necessari. Ma qual è la verità? Prima di rispondere a tutte queste domande cerchiamo di capire bene cosa sono e perché si utilizzano.
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In pratica i solfiti sono un gas incolore dall’odore di bruciato e tossico presente anche in natura, per esempio intorno ai siti vulcanici. Nella vita di tutti i giorni questo tipo di sostanza è però ampiamente utilizzata nella filiera alimentare per prevenire l’ossidazione dei prodotti. Nello specifico caso del vino, essi possono essere aggiunti dall’uomo per far sì che le caratteristiche organolettiche si conservino al meglio. Non bisogna, però, dimenticare che i solfiti nel vino si formano anche spontaneamente durante la fermentazione. Ecco perché non bisogna incorrere in allarmismi e falsi miti.
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La normativa europea ha, infatti, fissato come limite massimo per la sicurezza della salute la soglia di 150 mg di solfiti per litro per i vini rossi, 200 mg/litro per i bianchi e 200 – 250 mg/litro per i vini dolci. Infine, non bisogna dimenticare che anche nel caso del vino biologico è ammesso l’uso dei solfiti. Pertanto, possiamo dire che in generale non ci sono controindicazioni per la salute qualora si rispettino le norme previste. Differente è, invece, il discorso per chi soffre di allergie e per chi fa un abbondante consumo di solfiti. In questi casi potrebbero verificarsi episodi di mal di testa, mal di stomaco, asma e respiro affannoso.
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