Ecco spiegato perché si chiamano Chiacchiere: questa preparazione tipica del carnevale ha origini secolari, scopriamo la loro storia!
Pochi giorni ormai all’arrivo del Carnevale e siamo pronti per imbandire le nostre tavole con le tipiche ghiottonerie che in questo periodo fanno capolino nella nostra cucina. Fra i tantissimi dolci tipici del momento, non mancano ovviamente le chiacchiere. Anche conosciute come frappe o bugie, cenci o ancora.. Meraviglie; le chiacchiere hanno un’origine davvero antichissima. Siamo soliti prepararle in questo periodo dell’anno, ma in quanti sanno quando si è parlato per la prima volta delle ‘chiacchiere‘ e perché si chiamano proprio così? Scopriamo insieme la storia e le origini di questa golosissima preparazione.
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L’origine delle chiacchiere è davvero antichissima. Si narra che le chiacchiere abbiano fatto la loro prima apparizione su una tavola reale. Precisamente alla corta della Regina Savoia. La Regina, per intrattenere i suoi ospiti commissionò al pasticciere di corte, Raffaele Esposito, la preparazione di un dolce che accompagnasse le loro ‘chiacchiere da salotto’. La richiesta fu immediatamente accontentata. Il pasticciere in cucina mise così mani in pasta avvalendosi di ingredienti semplicissimi e creò le ‘chiacchiere’. Queste furono servite alla regina ed ai suoi ospiti che subito ne apprezzarono la bontà. Da allora, tutti non poterono più farne a meno!
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L’origine di questa dolcissima preparazione però la si può ricondurre a qualche secolo ancora più indietro. Facciamo quindi un ‘salto temporale’ ed andiamo indietro nel tempo. Nell’Antica Roma si era soliti celebrare i Saturnali. Una festività religiosa che aveva lo scopo di festeggiare il dio Saturno. Durante la celebrazione ci si mascherava e ci si lasciava andare a festeggiamenti e vari divertimenti. Si era soliti offrire ai partecipanti un dolce, ai tempi conosciuto come ‘Frictilia‘, oggi riconosciute come le ‘antiche chiacchiere’. Si trattava di frittelle realizzate a base di uova e di farina che venivano impastate e poi fritte nello strutto, il grasso del maiale. Venivano offerte e distribuite ancora calde durante i Saturnali.
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