Sebbene non possiamo certo essere ferrati su tutte le regole del Galateo, conosciamo almeno le basi e sappiamo che a tavola non si deve mai dire “Buon appetito”: conosci il motivo?
Se volessimo seguire alla lettera il Galateo probabilmente un pranzo o una cena si trasformerebbero in un evento troppo formale. Certo, alcune regole le seguiamo tutti, soprattutto quando si tratta di avere a tavola commensali che non sono parte della nostra cerchia ristretta di amici e parenti. Una di queste ci ricorda di non pronunciare mai la fatidica frase: “Buon appetito” quando siamo a tavola, ma ne conosci il motivo? Non tutti lo sanno, scopriamo i dettagli!
Sai come posizionare le posate al ristorante per far capire al personale di sala se vuoi continuare a mangiare, se hai gradito il pasto o se hai terminato? Ti abbiamo spiegato tutto qui, affascinante!
Non si dice “buon appetito” a tavola: conosci il motivo?
Ebbene, pare che per comprendere le motivazioni dietro a questa “regola” bisogna tornare indietro nel tempo di un nel po’. Quando gli aristocratici sedevano a tavola per consumare il pasto, ovviamente visto lo status e lo stile di vita non erano di certo affamati e voraci. Il rituale del pranzo o della cena era più che altro un evento sociale, un modo di trascorrere insieme del tempo in modo fruttuoso, magari stipulando alleanze o patti.
Diventa chiaro, dunque, che dire a qualcuno “buon appetito” poteva essere anche offensivo, poiché si dava per scontato che un commensale fosse affamato, cosa oltraggiosa per un aristocratico che di certo aveva tutte le risorse possibili per rifocillarsi, o, comunque, si lasciava intendere di essere più interessati al cibo che alla compagnia.
Ancora oggi, dunque, dire “buon appetito” è di cattivo gusto. Soprattutto perché, come allora, ritrovarsi a tavola con i propri cari o con gli amici è sempre un piacevole modo di trascorrere il tempo e non è certo carino spostare l’attenzione sul cibo. Ne eravate a conoscenza? Questo è il motivo per cui non si dice “buon appetito”!
