Se ti stai scervellando a pensare a cosa offrire ai tuo ospiti dopocena perché la sola idea di metterti ai fornelli ti sembra un incubo ecco la soluzione: cestini senza cottura ripieni di gelato, la ricetta lampo per un dessert indimenticabile!
Sappiamo bene quanto possa essere difficile trovare una ricetta che sia allo stesso tempo gustosa e semplice e che magari non abbia nemmeno bisogno del forno. Del resto, con questo caldo, la sola idea ci sembra un incubo. Ciò non significa che devi rassegnarti ad acquistare qualcosa in pasticceria. Cestini senza cottura ripieni di gelato: la ricetta lampo per un dessert indimenticabile!
Forse non sai che con il gelato puoi preparare anche una torta spettacolare: ovviamente senza forno e golosa come nessun’altra, fresca e irresistibile! Vuoi provarla? Qui trovi la ricetta.
I cestini senza cottura ripieni di gelato sono il dessert che stavi cercando
Ti assicuriamo che si tratta di una ricetta davvero semplicissima:
- 300 grammi di biscotti secchi (classici o al cacao);
- 50 grammi di burro;
- gelato a scelta (potete usare vari gusti o uno soltanto);
- granella di nocciole quanto basta;
- gocce di cioccolato quanto basta.
Impiegherete giusto dieci minuti per preparare questa squisitezza. Frullate i biscotti o comunque sbriciolateli riducendoli in polvere. Sciogliete il burro a bagnomaria e una volta tiepido unite al composto di biscotti.
Prendete degli stampi da muffin e foderateli con la carta da forno. Modellate all’interno il composto di biscotti ottenuto ricoprendo anche i bordi oltre che il fondo. Se il composto fosse troppo secco unite un goccio di latte.
Mettete i cestini ad assestare in frigo per dieci minuti. Quindi riempiteli con il gelato e ricoprite con la granella di nocciola e le gocce di cioccolato. Mettete in freezer per dieci minuti prima di servire. Che bontà!
Consiglio extra: ti piacciono di dolci al caffè? Prova questi bicchierini di cioccolato ripieni di mousse, sono eleganti e gustosi, perfetti anche come spuntino pomeridiano! Di sicuro lascerai il segno.
