Spesso e volentieri ci è capitato di imbatterci in ricette che chiedevano espressamente il lime: ma che differenza c’è con il classico limone? Cosa devi sapere per evitare di sbagliare
Gli agrumi in cucina sono parte fondamentale di un piatto per ben riuscito. Il loro aroma intenso e il gusto inconfondibile li rendono irrinunciabili per aggiungere quel tocco di gusto che fa davvero la differenza. Tra i più comuni spiccano di sicuro limone e arancia, ma qualche volta ci può capitare di andare in confusione. Come mai? A causa di un altro ingrediente. Uso il limone o il lime? Qual è la differenza e cosa devi sapere.
Sai che le bucce di limone sono utilissime non solo in cucina? Forse non lo immagini, ma sono davvero delle alleate strepitose in casa: ecco come puoi servirtene, riesci a crederci?
Lime o limone, differenze: quando usare l’uno e quando l’altro, cosa sapere
Ebbene, iniziamo con la differenza più evidente, vale a dire l’aspetto. Il lime a differenza del limone appare più piccolo e il la sua buccia è in genere di colore verde. Il limone è più grande e di solito ha una buccia giallo brillante. A livello di aroma e sapore potrebbero somigliarsi, ma nei valori nutrizionali ci sono parametri abbastanza differenti. Vediamo quali.
Partiamo con il fatto che il lime ha un quantitativo di vitamina C molto inferiore al limone, mentre abbonda di carboidrati e di vitamina A, a differenza del limone che ne possiede quantità minori.
A livello di gusto, il limone potrà sembrarci leggermente meno acido, poiché rispetto al lime possiede una quantità di zuccheri superiore.
E per quanto riguarda l’uso? Ebbene, il lime è perfetto per “sgrassare” quei cibi particolarmente ricchi, come i classici risotti. Il limone, invece, è l’accompagnamento perfetto per fritture, pesce e carni, in grado di arricchire e aromatizzare alla perfezione. Infine, il lime è preferibile al classico agrume in caso di drink e bevande varie, visto il suo sapore più deciso e intenso.