D’estate è un’abitudine molto diffusa, ma che cosa succede se mangiamo il gelato per pranzo: la parola del nutrizionista.
Non di rado d’estate capita di avere meno fame del solito oppure di avere voglia di qualcosa di fresco che non richieda l’uso del forno o dei fornelli. Sono in tanti, infatti, che soprattutto a pranzo sono soliti sostituire il pasto con un semplice gelato.
Ma che cosa succede al nostro organismo a lungo andare con questa insolita abitudine? Scopriamo che cosa ne pensano gli esperti. Ecco la parole del nutrizionista.
Mangiare il gelato per pranzo
Come abbiamo anticipato, non è raro che d’estate spesso si sostituisca il pranzo con un semplice gelato. Ma siamo proprio sicuri che questa abitudine per quanto fresca e rigenerante faccia davvero bene alla salute del nostro organismo? A tal proposito, ci sono diverse scuole di pensiero. Da un lato c’è chi sostiene che questo tipo di alimentazione faccia addirittura dimagrire. Per altri, invece, così facendo si vanno a perdere delle sostanze nutritive indispensabili al corpo. Ma qual è la verità a riguardo? Scopriamolo subito chiedendo consiglio al nutrizionista.
Cosa succede al nostro organismo
Capita spesso d’estate di mangiare per pranzo soltanto un gelato. Complici il caldo e la fretta, questa sembra spesso la soluzione migliore per rifocillarsi dopo una lunga mattina di lavoro. Ma che cosa succede esattamente al nostro corpo a lungo andare? A tal proposito, la biologa e nutrizionista esperta in cucina integrata Francesca Finelli ha spiegato che “il gelato può essere uno snack ideale per una pausa leggera e veloce specialmente quando fa caldo”.
Ad ogni modo, non bisogna prenderla come una vera e propria abitudine alimentare, infatti, “questa scelta non può sicuramente essere vagliata per tutti i giorni, né più volte al giorno”. Ha inoltre spiegato la nutrizionista. Ad ogni modo, possiamo tranquillamente dire che il gelato saltuariamente può sostituire il pranzo, purché si facciano le giuste scelte. Per esempio, meglio optare per una coppetta di gelato alla frutta oppure per un sorbetto. In ogni caso, per ulteriori dubbi e domande si consiglia sempre di rivolgersi prima al proprio medico di fiducia.