Niente è divertente e rilassante come una passeggiata all’aperto con pranzo al sacco: sai perché lo chiamiamo “picnic”? I racconti della nonna
Oggigiorno viene definito in tanti modi, ma per molti resterà sempre il “picnic”. Quando arriva la primavera ma anche la bella stagione, niente è meglio di una passeggiata all’aperto immersi nel verde per divertirsi e rilassarsi. Ovviamente, non può mancare un buon pranzo al sacco da gustare in compagnia. I racconti della nonna: sai perché lo chiamiamo “picnic”? Ti sorprenderò!
A proposito di pranzo al sacco, non hai proprio idee su cosa preparare da mangiare per le tue giornate in spiaggia? Non temere: se sei stufo di insalate e frittate abbiamo pensato a qualcosa di semplice e sfizioso per te.
Picnic, perché si chiama così: i racconti della nonna
Quando usiamo questo termine ci riferiamo ad un pasto composto di semplici e saporite pietanze da portare con noi e gustare all’aperto. Non c’è una regola precisa, si può trattare di tramezzini, dolcetti, panini e vari.
Se anche voi vi siete chiesi da dove derivi questo nome e perché si chiami proprio così allora siete nel posto giusto. Nelle prossime righe cercheremo di fare chiarezza in proposito e probabilmente vi sorprenderemo: non molti lo sanno.
Ebbene, dovete sapere che questa parole si compone in realtà di due termini. La prima parte sta ad indicare il termine francese “piquer” che possiamo intendere come “mangiucchiare”, “spiluccare”. La seconda parte, invece, deriva da “nique” che veniva un tempo usato per simboleggiare piccole cose, di poco conto.
Il picnic, dunque, indicava un evento non particolarmente importante, un po’ informale, lontano dai classici e pomposi pranzi e cene di un tempo. In seguito, quando i gentiluomini erano soliti andare a caccia, si fermavano a consumare un pasto al sacco proprio all’aperto, magari in compagnia delle signore. Questo “momento” assunse nel tempo una connotazione precisa che è giunta fino a noi come “picnic”. E tu lo avresti mai immaginato?