Mercurio nel pesce: quali sono quelli più pericolosi e quelli invece più buoni, ecco i dati che dovete assolutamente conoscere.
Il pesce è senza dubbio uno dei cibi alla base della nostra alimentazione, uno degli ingredienti che non possono mancare nella dieta di grandi e piccoli, ricco di vitamine e proteine importanti per la salute del corpo e anche della mente, se pensiamo agli Omega-3 presenti in particolare nel pesce azzurro e che aiutano la memoria e in generale il funzionamento del nostro cervello. Il pesce è importante, poi, per chi ha problemi di colesterolo, o anche per chi vuole seguire una dieta ipocalorica, anche se ce ne sono alcune specie più ‘grasse’. Insomma, parliamo di un alimento assolutamente fondamentale.
Non solo, il pesce è anche molto gustoso, soprattutto se lo si cucina in alcuni modi. Basti pensare alla pasta alla marinara, o anche a un semplice spaghetto ai frutti di mare, magari con qualche ingrediente aggiunto che lo rende speciale, o ancora alle polpette di pesce, le cotolette che piacciono molto ai bambini. Bisogna fare molta attenzione, però, alla qualità del pesce che si acquista, anche se ultimamente i prezzi sono aumentati, perché c’è un problema con l’eventuale presenza di mercurio, che in alcune specie può essere piuttosto alta, arrivando quasi a raggiungere il limite imposto dall’UE per il pesce venduto in Europa.
Mercurio nel pesce: ecco quali sono le specie più sicure, dovete assolutamente saperlo
Il mercurio è una sostanza che se ingerita in quantità eccessive può portare a delle conseguenze importanti per la salute, come disturbi neurologici. Ovviamente si parla di grandi quantità, ma bisogna fare molta attenzione perché questa sostanza si può trovare in particolare nel pesce, e in alcune specie più che in altre. Attenzione, dunque, quando decidete di mangiare sushi, pesce crudo in generale, o anche frutti di mare, perché non bisogna rischiare troppo. Ma quali sono le specie in cui è più probabile trovare alte quantità di mercurio? L’Unione Europea ha stabilito un limite massimo di mercurio per quanto riguarda il pesce da vendere. Questo limite è di 0.50 mg al chilo per la maggior parte del pesce in commercio, e di 1 mg invece per alcune specie, ovvero pesce spada, tonno, anguilla, branzino, scorfano, palamita e luccio. Quali sono, dunque, le specie più a rischio? I dati che riportiamo sono ovviamente indicativi, perché le quantità di mercurio possono variare in base alla zona di pesca o alle dimensioni, l’età e il peso del pesce. Comunque, proviamo a fare chiarezza.
Sicuramente il pesce spada è la specie più a rischio, con quantità di mercurio che arrivano fino al 0,97 mg al chilo, proprio il limite massimo permesso. I più ‘sicuri’ sembrano essere invece gamberi, telline, pesce persico, branzino, spigola, ostriche, trote, calamari, salmone, merluzzo, sardine e triglia, che vanno dallo 0,01 mg fino allo 0,046%. Più alte, invece, le percentuali presenti nell’anguilla, tonno e cernia, che hanno rispettivamente 0,19 mg, 0,38 mg e 0,46 mg al chilo. Cosa ne pensate?