Ci prepariamo ad accogliere l’autunno con l’arrivo di Settembre: facciamo il pieno di uva, occhio a questo dettaglio per scegliere la migliore
Sebbene gli ultimi strascichi d’estate ci accompagneranno ancora per qualche giorno, siamo ormai pronti per salutare la stagione calda e accogliere l’autunno. Finalmente tornare ad accendere il forno non sarà un incubo e potremo gustare tutte le prelibatezze che questo periodo dell’anno ci offre. In particolare, c’è un frutto che non può proprio mancare. A Settembre facciamo il pieno di uva: occhio a questo dettaglio per scegliere la migliore!
Questo frutto dolcissimo e delizioso è davvero irresistibile. Fresco e genuino, ricco di straordinarie proprietà, piace anche ai bambini grazie alla sua delicata bontà. Proprio qualche tempo fa abbiamo parlato dei suoi semi e di cosa accade al nostro corpo se li ingeriamo: anche voi volete saperne di più? Allora basta dare un’occhiata qui, ve lo abbiamo spiegato nel dettaglio.
Andiamo adesso, invece, a scoprire come scegliere l’uva migliore da portare a tavola: che sia dolce, succosa e matura, perfetta da gustare un ogni momento.
Tutti vogliamo portare a tavola ingredienti gustosi e maturi. Scegliere un frutto ancora acerbo di sicuro non ci sarà lo stesso risultato di uno che è ormai pronto per essere mangiato. Per questo bisogna saper riconoscere alcuni particolari quando andiamo a fare la spesa, in modo da non sbagliare.
Visto che in questo periodo l’uva è una delle prelibatezze a cui non vogliamo rinunciare, oggi scopriremo a quali dettagli dobbiamo fare attenzione se vogliamo acquistare quella più dolce e saporita.
In questo periodo particolare la scelta migliore ricade su quella bianca o su quella nera. Ma se presterete attenzione ad alcuni semplici particolari sarete certi di portare a casa un frutto dolcissimo e delizioso.
Iniziamo proprio dai colori. Nonostante la chiamiamo uva “bianca”, in realtà il colorito che dobbiamo ricercare ha una sfumatura giallina che ci indica che gli acini sono maturi. Per quella nera, invece, dobbiamo scegliere chicchi che siano di un rosso molto intenso, verso il bordeaux o il vinaccia.
Altro dettaglio importante è la compattezza degli acini. Se alcuni sono schiacciati, ammaccati o rotti in qualche modo, meglio evitare quel grappolo: potrebbe essere già secco o troppo avanti con la maturazione.
Infine, fate una prova sollevando il grappolo: se gli acini restano attaccati al picciolo significa che sono ancora dolci e sodi. Un picciolo troppo secco, infatti, da cui i singoli chicchi si staccano facilmente, non ci garantisce la dolcezza e la succosità che cerchiamo. Piccoli e semplici accorgimenti che potranno fare la differenza al momento di metterci a tavola!
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