Cosa devi assolutamente sapere sul tonno in scatola: resterai senza parole e forse cambierai completamente le tue abitudini.
Il tonno in scatola è probabilmente uno degli ingredienti che vengono utilizzati più spesso in casa, in particolare durante il periodo estivo, perché è fresco, non ha bisogno di cottura se non in alcune ricette che lo prevedono, ed è anche molto versatile, nel senso che si può usare in tantissime preparazioni, dai contorni ai primi, passando per secondi e antipasti, e anche abbinare con tantissimi altri alimenti.
D’estate, insomma, è un vero e proprio ‘must’, perché spesso viene messo nelle insalate con pomodori e altri ingredienti, ma anche nella pasta o nel riso, volendo sempre con l’aggiunta di qualche altro alimento per aumentare il gusto, ma viene usato anche nei secondi piatti, come i peperoni ripieni o altre ricette originali e sfiziose. Ma l’estate non è l’unico periodo del tonno in scatola, nel senso che questo prodotto in realtà è super utilizzato tutto l’anno, perché può salvarci il pranzo o la cena anche all’ultimo secondo. Basta, infatti, una scatoletta nella pasta per un pranzo gustoso, così come basta un po’ di tonno con del pane e qualsiasi altra cosa ci sia in frigo per realizzare uno spuntino o una cena veloce. C’è qualcosa, però, che riguarda questo alimento e che dovete assolutamente sapere. Le vostre abitudini da oggi potrebbero cambiare: scopriamo insieme di cosa si tratta.
Cosa devi assolutamente sapere sul tonno in scatola: potresti cambiare completamente le tue abitudini
Se anche a voi piace il tonno in scatola e siete abituati a mangiarlo spesso durante la settimana, soprattutto quando lavorate molto e magari non avete troppo tempo per stare ai fornelli, o quando studiate, o semplicemente quando non avete voglia di cucinare qualcosa di più elaborato e vi serve una ricetta facile e veloce da realizzare, dovete assolutamente sapere alcune notizie che probabilmente vi faranno cambiare abitudini o comunque vi aiuteranno ad essere più consapevoli di quello che mangiate. Forse non ve l’hanno mai detto, ma le linee guida su una sana alimentazione hanno stabilito quello che dovrebbe essere il limite massimo di volte in cui si mangia tonno in scatola.
Secondo queste indicazioni, una quantità di 50 g di tonno non dovrebbe essere assunta più di una volta a settimana. Questo a causa dell’elevato contenuto di sale presente in questo prodotto, che sarebbe già il 10% del quantitativo giornaliero da assumere. Un’altra cosa importante da sapere è che non c’è rischio, invece, di assumere mercurio quando si mangia questo prodotto, nel senso che l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare tiene sotto controllo questi alimenti e ha riscontrato che le quantità di metilmercurio presenti non superano i limiti concessi dalla legge. Ciò non toglie, però, che assumere una quantità eccessiva di tonno aumenta automaticamente anche l’assunzione di queste sostanze nocive, che solitamente in questo tipo di pesci di grossa taglia sono sempre presenti. E’ importante, dunque, alla luce di questi studi e delle linee guida per un’alimentazione sana, non esagerare con il consumo di questo prodotto e limitarlo a una volta a settimana. Il discorso non cambia di molto se si sceglie di mangiare il tonno al naturale, che è, sì, quasi privo di grassi, ma rientra comunque nella categoria del pesce conservato, per cui andrebbe assunto comunque massimo una volta a settimana, proprio come il tonno conservato nell’olio d’oliva, ma anche lo sgombro in scatola o il salmone affumicato. Eravate a conoscenza di queste linee guida? Come vi regolerete d’ora in avanti?