Se anche tu hai avvertito questi sintomi fastidiosi, potresti essere intollerante al lattosio: cosa devi fare per scoprire se è così
Lo troviamo praticamente in una marea dei prodotti che ogni giorno acquistiamo e consumiamo. Il lattosio è una componente essenziale di moltissimi alimenti e bevande, per questo occorre fare attenzione. Se avverti questi sintomi forse sei intollerante al lattosio: puoi scoprirlo solo così.
Giusto qualche tempo fa vi avevamo consigliato una tisana che si prepara con due semplici ingredienti quando ci capita di sentirci gonfi e appesantiti come conseguenza di un pasto abbondante. Non bisogna però confondere una digestione difficile con un problema reale, come può essere un’allergia o un’intolleranza ad uno specifico alimento.
Nelle prossime righe, infatti, vogliamo spiegarvi quali sono i fastidi più comuni che si possono avvertire quando il corpo ha difficoltà a smaltire e assimilare il lattosio e cosa fare per comprendere se effettivamente vi è una qualche intolleranza.
Se avverti questi fastidi potresti essere intollerante al lattosio: cosa fare per capirlo
Come abbiamo detto, questa componente si trova in moltissimi alimenti. Non bisogna fare l’errore di pensare che solo latte, yogurt e derivati ne abbiano tracce. Potremmo definirlo come uno zucchero che è formato di altri due zuccheri. Al momento della digestione, se tutto funziona bene nell’organismo, viene “smontato” nelle singole parti e assimilato, digerito. Quando è presente un’intolleranza, invece, questo processo non riesce. Ma quali sono i fastidi che potremmo avvertire?
Sintomi molto comuni che è possibile trovarsi ad affrontare in caso abbiamo problemi con il lattosio:
- sensazione di aria nella pancia;
- diarrea;
- meteorismo;
- borborirmi;
- dolore e tensione di stomaco e pancia.
Questi fastidi possono manifestarsi immediatamente o anche a distanza di un’ora, quando il processo di digestione è ormai iniziato. Ovviamente, ripetiamo, non bisogna confondere una semplice indigestione o le conseguenze di un’abbuffata con una problematica medica.
Per questo, se ci rendiamo conto che questo tipo di sintomi persistono indipendentemente dalle quantità di cibo ingerito e dal modo in cui mangiamo, è bene effettuare degli esami specifici che ci permettano di avere un quadro specifico della situazione.
Quali sono gli esami che possiamo fare per comprendere se vi è effettivamente un’intolleranza? Il più comune è sicuramente quello del respiro. Ci saranno fornire una serie di indicazioni da rispettare il giorno prima e anche a poche ore dall’esame e in genere i risultati sono abbastanza rapidi.
Per quanto riguarda l’esame del sangue, invece, seppur si possa utilizzare, andrà ad indagare sulla glicemia. In questo caso, però, potrebbe poi essere necessario un approfondimento per avere un quadro completo. Se, dunque, abbiamo fastidi persistenti rivolgiamoci subito ad un medico e seguiamo le sue indicazioni: prenderci cura di noi stessi è importante!